Le vacanze sono agli sgoccioli, il rientro in classe è vicino. Come affrontare questo che per tanti è un dramma?
Ebbene sì, tra non molto si torna tra i banchi di scuola, ma non tutti sono pronti.
Penso innanzitutto a chi non ha ancora finito i compiti o a chi, addirittura, non li ha neppure cominciati.
Ragazzi, siete la stragrande maggioranza, non agitatevi. Chi ci è mai riuscito?!
Non dico che vale il proverbio “mal comune, mezzo gaudio”, però non disperate. Non tutto è perduto.
I compiti estivi sono quanto di più ingiusto possa esistere, lo so, ma non prendiamola così, tanto non scompaiono nel nulla. Da oggi fino all’inizio della scuola bisogna quantomeno cercare di limitare i danni.
In circa un mese si possono fare tante cose, senza neanche rinunciare alla – meritata – vacanza.
È importante tornare sui banchi sereni, riposati e pronti ad affrontare l’anno. E pure a lottare – e vincere – la vera e propria guerra con la maledetta sveglia presto.
Questo vale per tutti, a partire dai ripetenti, che si mangiano le mani perché sanno che potevano impegnarsi di più e risparmiarsi un intero anno scolastico.
Vale lo stesso per i primini, delle medie o delle superiori, che non si tengono dall’ansia perché non sanno cosa aspettarsi e temono sempre il peggio dalla nuova scuola.
Infine i rimandati a settembre, che forse sono quelli che stanno peggio. Non solo perché sono i primi ad iniziare, ma soprattutto perché non conoscono le loro sorti.
Ma la cosa fondamentale, a prescindere da scuola e classe, è cominciare bene, stare al passo con gli argomenti ed essere propositivi. Alla fine studiare piace a pochi, ma conoscere piace a tutti.
Non si studia per quattro crocette su un pezzo di carta o per un prof antipatico. Si studia per imparare, per capire come funziona il mondo, per sé stessi. Il senso della scuola alla fine è questo, quindi tempo e fatica necessari vale la pena investirli.
Quello che si può fare subito è pensare a come organizzarsi per andare bene non rinunciando a nulla. Non è impossibile.
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