“Mi viene un gran mal di pancia dall’ansia prima delle verifiche e delle interrogazioni, anche se ho studiato” “Quando sono lì mi blocco, non riesco più a parlare” “Di fronte al prof. mi scordo tutto, tremo, sto male” “Davanti a tutti proprio non ci riesco a parlare, è più forte di me” “Mi sudano le mani, mi mangio le unghie, non riesco a star ferma, non mi esprimo bene”   Si potrebbe andare avanti per ore. Si potrebbero raccontare le storie di tanti adolescenti, realtà attuali e quotidiane. Si potrebbe fare qualcosa. Si dovrebbe fare qualcosa: a Bologna 6 studenti su 10 soffrono di ansia per le interrogazioni al punto da pregiudicare il risultato finale. Nelle scuole superiori questo numero sale a 8 su 10.   Non basta inventarsi l’allergia al gesso per non andare alla lavagna, non basta nascondersi in bagno o uscire prima da scuola. E non basta neanche liquidare il discorso con un “tranquillo, tranquilla, è normale, ci siamo passati tutti”, “non devi preoccuparti, devi solo rispondere alle domande e ripetere quello che hai studiato e che sai”o qualcosa del genere. Lo dimostrano i fatti, i numeri, le testimonianze di chi sta dietro al banco. Perché quando manca il respiro, quando le verifiche orali sono un vero scoglio insormontabile significa che il problema – i problemi – va oltre la fisiologica ansia, digeribile e gestibile (con le giuste tecniche e competenze, che però a scuola non insegnano).   Oggi, nella società dell’apparire, gli studenti soffrono di più le interrogazioni. Quando parlano in pubblico parlano male perché pensano ad altro: perché sono vestiti male, perché non hanno la tinta o il taglio di capelli perfetti, perché non si piacciono. Paura del giudizio, mancanza di autostima, insicurezza, ansia da prestazione: le energie sono concentrate su altro, è proprio fisica e chimica. Ed è un grande disagio che va riconosciuto (da tutti), per essere affrontato e superato.   Spesso anche il clima dell’aula, sempre più affollata, influenza le interrogazioni, e anche gli insegnanti hanno la loro responsabilità in questo. A scuola gli adolescenti passano tra le 27 e le 35 ore tutte le settimane: è importante che sia un ambiente sereno, inclusivo e accogliente.   LINK INTERESSANTI ANCHE A CASA TUA SI LITIGA PER LA SCUOLA? ADOLESCENTI: NOI SIAMO INFINITO DONNE E SCIENZA: MARIA GAETANA AGNESI